Video e social media, l’importanza del visual storytelling. Perché usare Facebook stories, Instagram stories e Instagram Reels
Raccontare il proprio brand attraverso l’uso del video è diventato indispensabile per coinvolgere il pubblico.
Nel corso di questo mese si è parlato molto sui media nazionali dell’uscita dei Ray-Ban Stories, gli occhiali sviluppati da Ray-Ban in collaborazione con Facebook. Si tratta di occhiali da sole in grado di scattare fotografie o brevi video di 30 secondi, che, accoppiati con l’app per smartphone Facebook View, permettono di caricare i contenuti visuali raccolti sulla app in modalità wireless e da qui sui social sotto forma di post o Storie. Come è comprensibile il dibattito sui media e nell’opinione pubblica rispetto all’uscita di questo nuovo dispositivo smart si è concentrato sul tema della privacy.
C’è però un altro aspetto che ci interessa affrontare, messo in evidenza dal gran clamore suscitato da questi occhiali, utili principalmente per pubblicare video in tempo reale sui social: il crescente interesse per le narrazioni visuali da parte degli utenti del web e anche delle aziende, che stanno iniziando a comprenderne le enormi potenzialità.
Dalla pandemia in poi, la narrazione visiva è diventata ancora più importante e diffusa, come dimostra il grande successo non solo delle stories di Facebook, ma anche di Tik Tok, delle storie di Instagram e i nuovi Reels di Instagram, di cui parleremo in seguito.
Primary Forms of Media Used Within Content Strategy in 2021
Le aziende cominciano ad interessarsi maggiormente al visual storytelling, uno strumento di marketing che si avvale delle immagini per coinvolgere le persone in storie, personaggi ed emozioni in cui riescono a identificarsi.
"Il Visual Storytelling è una strategia di marketing che sfrutta narrazioni avvincenti, ponendo il cliente al centro della storia, messa in scena con un'esperienza multimediale visiva emotiva e distribuito efficacemente lungo la customer journey per […] guidare i risultati aziendali".
Shlomi Ron, CEO del Visual Storytelling Institute
La potenza di questa strategia deriva dal fatto che costituisce un’esperienza immersiva e quindi molto coinvolgente per gli utenti. L’evocatività e l’universalità della comunicazione per immagini ne aumenta la credibilità, potenziando quindi il coinvolgimento e la familiarità con il brand.
Alcuni dati sulla comunicazione visiva possono aiutarci a comprenderne meglio la portata:
Il video, in particolare, è il contenuto di maggior impatto sui consumatori. Secondo uno studio di Cisco, il consumo di video mobile è aumentato di 17 volte dal 2012 e la previsione è che il traffico proveniente da questo formato rappresenterà l'82% di tutto il traffico Internet globale entro il 2022. Dopo la pandemia, il trend di crescita dello streaming è in aumento. Secondo i dati riportati di Hubspot, la piattaforma di live streaming Twitch, ha registrato una crescita del 14,3% nel 2020.
Le aziende ormai lo hanno capito e utilizzano sempre di più il video anche sui social media per fare marketing.
Sempre secondo i dati riportati da Hubspot, oltre 500 milioni di account Instagram utilizzano le Stories ogni giorno e 4 milioni di aziende ogni mese ne utilizzano gli annunci. Il 58% delle persone intervistate afferma di essere più interessato a un prodotto dopo averlo visto nelle Stories. Rispetto ai formati preferiti, il 35% afferma di essere più coinvolto da brevi video in stile narrativo, seguiti da quelli interattivi con quiz e sondaggi.
Le Instagram Stories sono utili per influire in modo positivo sul coinvolgimento dei follower, fidelizzandoli e abituandoli a guardare con regolarità i contenuti che proponiamo. Grazie ai sondaggi e agli Insights, possiamo anche sperimentare per capire che direzione dare alla nostra content strategy, condividendo idee nuove e contenuti un po’ diversi per vedere che reazione suscitano.
Con una sponsorizzazione si possono anche portare gli utenti su una pagina esterna, come un sito o una landing page.
Anche le Facebook Stories vanno forte, visto che in un sondaggio generale su oltre 250 consumatori, il 70% ha affermato di averle guardate più spesso di quelle di Instagram o Snapchat. Sono utili perché ti permettono di presentare la tua azienda in una luce più informale e con una comunicazione più diretta ed emozionale, che avvicina l’audience al tuo brand e lo fa entrare nel tuo mondo, facendolo sentire parte di una community.
Ci sono settori in cui funzionano meglio le Facebook Stories rispetto alle Instagram Stories e viceversa. Anche l’età del pubblico gioca la sua parte. Nei dati riportati da Hubspot a gennaio 2021, il 33,1% percento della base di utenti di Instagram negli Stati Uniti era costituito dalla fascia tra 25 e 35 anni, a riprova del fatto che il visual storytelling su questo social ha più presa su un pubblico più giovane, mentre Facebook va forte nella fascia di età un po’ più alta, over 40.
Ci sono poi i nuovi Instagram Reels, ispirati al successo di TikTok, che sono utili per espandere il proprio pubblico facendosi scoprire da altre persone, dal momento che i Reel vengono mostrati nella griglia “Esplora” - a differenza delle Stories che appaiono in alto nella Home - e vengono selezionati in base agli interessi e agli altri contenuti mostrati. I Reel sono contenuti molto veloci, quindi devono essere creativi e “concentrati”, in modo da catturare l’attenzione di chi guarda in pochissimo tempo e fare subito colpo.
E tu, usi i video sui tuoi profili social? Non perdere l’opportunità di raccontare il tuo brand con la potenza delle immagini!