Indicizzazione Google: stop per i Siti Non-Mobile a partire dal 5 Luglio

“Stiamo intraprendendo l’ultimo passaggio della nostra migrazione verso un indice mobile-first per la Ricerca Google”, con queste parole John Mueller, Search Advocate di Google, annunciava lo scorso 3 Giugno 2024 il completamento dell’ultimo tassello di un percorso iniziato nel 2016 con l’introduzione del mobile first index.

Concetto di mobile first. Mano di una persona che utilizza uno smartphone con la prima icona mobile sullo schermo virtuale.

“Dopo il 5 luglio 2024, scansioneremo e indicizzeremo questi siti solo con Googlebot Smartphone. Se il contenuto del tuo sito non è accessibile affatto con un dispositivo mobile, non sarà più indicizzabile”, prosegue Mueller sul Google Search Central Blog, sottolineando definitivamente la volontà da parte del motore di ricerca di avere un web sempre più (o completamente) orientato alla navigazione da mobile.

Indicizzazione siti web da mobile, cosa significa?

Il mobile-first indexing è stato uno dei più significativi aggiornamenti all’algoritmo di Google.

Si tratta di una precisa risposta da parte del motore di ricerca all’aumento dell’uso di dispositivi mobili per navigare su Internet; se oggi, infatti, la navigazione mobile è decisamente prevalente rispetto a quella desktop, (statcounter rivela che a livello mondiale gli accessi al web da smartphone sono il 60%, quelli da tablet circa il 3% e quelli da computer desktop il 37%), anche nel 2016, anno di avvio del processo di indicizzazione mobile dei siti web, la tendenza di utilizzo della rete era a prevalenza mobile.

60%

accessi al web da smartphone

3%

accessi al web da tablet

37%

accessi al web da desktop

Ma niente allarmismi, come si legge sempre nella nota di Mueller la maggior parte dei gestori di siti web non dovranno preoccuparsi, poiché la quantità di siti web ancora non accessibile da mobile è davvero esigua.

Ma cosa succede se il mio sito non è indicizzabile da mobile? Vediamolo.

I siti non accessibili da mobile: cosa dobbiamo aspettarci?

È naturale che l’annuncio di Google abbia attirato l’attenzione soprattutto per i possibili effetti negativi per i siti web.

Senza troppi giri di parole è stato esplicitato che a partire dal prossimo 5 luglio l’accessibilità di un sito web da mobile, se si desidera essere presente su Google, non potrà più essere una scelta.

Gif animata per rappresentare lo stato di preoccupazione

I siti che non hanno mai implementato una versione mobile non saranno più indicizzati, vale a dire non compariranno più nei risultati di ricerca, anche se a livello Desktop sono perfettamente accessibili ed ottimizzati.

Come evitare la penalizzazione del mobile first index

Molti pensano che basti che il sito si veda da uno smartphone per dormire sogni tranquilli.

Purtroppo, non basta.

Google, infatti, pretende degli standard di qualità da rispettare a livello mobile che non si fermano alla pura accessibilità del sito web da smartphone, vediamoli insieme:

Navigazione e utilizzo semplici e intuitivi

Velocità di caricamento di tutti gli elementi della pagina

Rispetto dei Core Web Vitals.

Riduzione o eliminazione di grandi pop up che infastidiscono la navigazione.

In sintesi: mobile friendly!

Noi siamo pronti per la transizione definitiva al mobile, e tu?

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Classe 1987, napoletana. Crede che Larry Page sia un'entità sovrannaturale ed è devota alla sacra religione dell'ottimizzazione. SEO Specialist per ossessione appassionata di scrittura (e di birra) per evasione.