Industria 4.0 e cybersecurity, una guida per la sicurezza
L’industria 4.0 è la nuova era della produzione industriale, dove le tecnologie digitali sono integrate nei processi produttivi per renderli più efficienti, flessibili e personalizzati. Per le PMI italiane significa poter migliorare la qualità dei prodotti, ridurre i costi e rispondere più rapidamente alle esigenze del mercato. L’interconnessione tra tecnologie operative e sistemi informativi (OT e IT), però, implica anche un ampliamento dei possibili rischi per la cyber sicurezza.
I rischi concreti per la fabbrica digitale
Nell’industria 4.0, si tende erroneamente a credere che impianti e macchinari di fabbrica non richiedano protezione, poiché spesso operano solo nella rete locale dell’azienda e non su internet. Tuttavia, essendo interconnessi, diventano potenziali bersagli per attacchi informatici, che possono alterare il funzionamento delle macchine o fungere da varchi per il furto di proprietà intellettuale. Il rischio maggiore è una significativa interruzione dell’operatività, con conseguenti perdite finanziarie e danni alla reputazione dell'azienda.
Best practice per arginare i rischi
Le azioni preventive sono senza dubbio il modo più efficace per evitare che la digitalizzazione dei processi produttivi si trasformi in un boomerang per l'efficienza e la sicurezza dell'impianto. Le grandi organizzazioni sono soggette a rigorose policy di cybersicurezza e devono conformarsi a linee guida e normative europee specifiche. Anche le PMI, però, possono e devono adottare le migliori pratiche per garantire la sicurezza.
Di seguito troverai alcune indicazioni di base sulla cybersecurity per la fabbrica digitale preparato con il supporto della nostra squadra IT, utili per capire come la trasformazione digitale renda necessario un cambio di passo significativo nel modo di gestire l’infrastruttura IT aziendale.
Aggiornamenti periodici
Il primo e più importante consiglio dei nostri esperti è aggiornare regolarmente software, sistemi operativi e hardware.
Diventa, dunque, importante stabilire dei piani di aggiornamento con delle cadenze periodiche affinché sistemi operativi e hardware non diventino vulnerabili ed obsoleti.
È importante anche affidarsi a fornitori che possano offrire software e tecnologie all’avanguardia, compatibili con i più recenti sistemi operativi.
L’obiettivo per ogni azienda dovrebbe essere quello di abbandonare versioni non più supportate, hardware obsoleto e software non più aggiornati, affinché venga garantita la sicurezza di tutta l’azienda.
Segmentazione della rete
Dividere la rete in segmenti più piccoli con regole mirate aumenta la sicurezza, limitando la propagazione del danno a tutta la rete in caso di attacco.
In generale, per la segmentazione della rete, ci si affida ai firewall, con configurazioni specifiche e adeguate all’azienda, affinché filtrino il traffico di rete determinando quale è consentito e quale, invece, dev'essere bloccato.
Queste configurazioni devono essere monitorate e aggiornate regolarmente sia in seguito a cambiamenti nell'infrastruttura di rete, sia per adattarsi a nuove minacce.
Gestione granulare degli accessi
Una volta segmentata la rete è consigliabile assegnare permessi specifici agli utenti, strettamene connessi alle esigenze operative.
L’assegnazione degli accessi dovrebbe seguire un processo rigoroso di approvazione (ad es. da parte di un responsabile) affinché venga applicato il principio del minimo privilegio, concedendo agli utenti i livelli minimi di accesso che servono per il corretto svolgimento delle loro mansioni.
D’altra parte, è necessario anche tenere traccia delle utenze facendo periodicamente dei censimenti, andando a rimuovere le utenze non più utilizzate o necessarie.
Monitoraggio delle risorse e della conformità
Utilizzare strumenti di data collection e scanning tools consente di monitorare in tempo reale l’infrastruttura IT dell’azienda.
Determinati software possono fornirci dati preziosi, che sono in grado di evidenziare possibili situazioni di rischio. Inoltre, è possibile anche avere una visione a 360° sulla conformità e l’health status dell’infrastruttura per individuare possibili vulnerabilità e applicare una soluzione il prima possibile.
Per le organizzazioni più strutturate, adottare un Security Operations Center (SOC) è un elemento cruciale per proteggere i propri asset digitali e mantenere una corretta postura di sicurezza informatica.
Formazione del personale
Segnaliamo, inoltre, che la formazione del personale risulta essere un prerequisito fondamentale per la sicurezza. L’80% dei problemi di cybersecurity deriva da errori umani, commessi in buona fede.
Formare il personale sulla sicurezza informatica e le buone pratiche nell’operatività quotidiana è fondamentale per prevenire attacchi. Ciò vale a maggior ragione nell’industria 4.0 dove gli operatori ricevono solitamente una formazione che riguarda esclusivamente l’operatività delle macchine produttive, ma potrebbero non avere competenze di base a livello informatico, rappresentando un rischio per la sicurezza dell’organizzazione.
Cyber resilience
Ultimo, ma non per importanza, c’è il concetto di cyber resilience, cioè la capacità di un’organizzazione di rispondere e recuperare rapidamente dagli incidenti di cyber security. In ogni momento, qualsiasi informazione deve essere pronta a mettere in atto un’adeguata strategia di risposta per tentare di recuperare i dati persi, ripristinare il funzionamento dei server e ristabilire la disponibilità dei dati.
Ovviamente per fare ciò bisogna agire prima che si verifichino gli incidenti, tra le altre cose con un piano di backup e disaster recovery. L’obiettivo è ridurre al minimo il tempo tra la violazione, o l’incidente, e il ripristino della situazione normale: un’organizzazione resiliente riesce a rispondere ad un incidente senza alterazioni alla sua normale operatività.
La cyber resilience delle organizzazioni è uno degli obiettivi del Cyber Resilience Act (CRA), un'iniziativa legislativa dell'UE per migliorare la sicurezza dei prodotti e servizi digitali. Approvato dal Parlamento Europeo il 12 marzo 2024, richiede l'approvazione del Consiglio Europeo per diventare legge. Il CRA mira ad armonizzare la legislazione sulla sicurezza informatica in tutta l'UE, facilitando la circolazione di prodotti e servizi digitali sicuri nel mercato unico.
Conclusioni
La cybersecurity non può più essere vista come una scelta opzionale per le aziende, ma come una necessità imprescindibile. L’impiego di esperti per sviluppare un’architettura di sicurezza efficace rappresenta una delle sfide principali per le aziende manifatturiere e non.
Quando non è possibile trovare internamente soluzioni organizzative valide, è comunque indispensabile affidarsi a partner esperti per poter intraprendere un percorso di aggiornamento e formazione in ambito cyber.